29 novembre 2006

Attimi

Il mio sarà pure un chiodo fisso. Entrata dell'ufficio postale chiusa, l'impiegato mi guarda da dentro, fa no con la testa e mi indica l'orologio. Dal microfono sento la sua voce che mi dice: "E' chiuso". Guardo il cartello sulla porta, c'è scritto: orario lunedì-venerdì 8,30-13,30. Guardo nuovamente all'interno, l'orologio dell'ufficio, non il mio, segna le 13,30.

1 commento:

madam, i'm adam ha detto...

già m'immagino che il travet delle poste ti squadri da lontano e carichi l'orologio a dieci minuti prima.
certo che essere respinti due volte allo stesso sportello per questione di minuti fa venire un certo turbinio testicolare.
ma io esprimo la più ampia solidarietà a Wizzo perchè rientro come lui nella categoria dei ritardari cronici (ricordo un'appuntamento ad una certa ora a cui io arrivai con un'ora di ritardo, lui di più).
e poi, quelli con l'orologio alla mano, per favore quell'orologio se lo mettano nel... taschino.