Ooops, dice il direttore di Avvenire che la satira contro Ratzinger è fondamentalista. Libero di criticare lui, libero di pensare io che la sostanza della critica (ripeto: la sostanza, perché poi i modi sono inequivocabilmente diversi e riconosco che a volte anche i modi sono sostanza) non si discosta molto da quella che gli islamici mossero nei confronti delle celeberrime vignette danesi. Poi c'è lo strano caso del segretario che non vede le trasmissioni ma ci si scaglia contro. Penso che uscite così siano controproducenti e mi domando da cosa sia motivata questa caduta di stile tinta di revanscismo. Poi rifletto: una logica ci sarà. Solo che a me, come non poche altre cose mondane, figuriamoci quelle vaticane, per il momento sfugge.
Repubblica.it
14 novembre 2006
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