31 dicembre 2006

Non è giusto

Non so cosa ci sia da esultare vedendo una persona barbaramente ammazzata su tutti i canali televisivi, all'alba dell'Annus Domini 2007.
Eppure ci sono state scene vergognose del genere anche in Italia.
Non è giusto, qualsiasi cosa abbia fatto quella persona, o Hitler, Stalin, Mussolini.
Se anche abbia altrettanto ucciso milioni di persone l'averlo ucciso lo ha quasi messo sullo stesso piano delle sue vittime.
Ma il discorso sarebbe troppo lungo.
Il mio cruccio è stato quello di zigzagare tra i canali per evitare che i miei figli potessero vedere quelle scene.
Almeno fino a quando riuscirò a non fare esultare anche loro.

27 dicembre 2006

Più conformisti dei conformisti

Non se ne può più di quelli che a Natale fanno e ricevono regali, incontrano parenti, giocano e mangiano a crepapelle e poi si lamentano perché "tutti gli anni la stessa storia". Ma chi vi obbliga?

Quasi in bianco e nero

Io faccio fatica ad arrivarci, se qualcuno ha modo può chiedere a Guccini perché i suoi concerti continuano ad essere annunciati da quei cartelloni in cui lo si vede immortalato in una foto di trent'anni fa?

A me piace il punk

....perchè non sottoscrive regole, non deve chiedere sconti a nessuno, ti libera l'adrenalina e sono quattro accordi del cazzo.... ma dovrebbero puntarmi un kalashnikov sul grugno per obbligarmi a sentire "io canto" chiunque la canti.
Mi dispiace, l'ho detto, sono un conservatore, legato a vecchi ritmi, non so, questi Gun Club che suonano adesso, per voi tutti non contano niente, in questo momento sono il climax per me...... musica assoluta.
listen to: Gun Club - Fire of Love

24 dicembre 2006

Era meglio Adam

Bono, cantante degli U2, è stato insignito del titolo di baronetto dalla regina del Regno Unito.
A parte il fatto che il nostro Vox (così compare il suo surname) è Irlandese di Dublino e cattolico, speriamo se non altro che abbia visitato e impuzzolentito i bagni di Buckingham Palace così come fece un certo John Lennon.
Però lì il pass andava dato ad Adam Clayton.

22 dicembre 2006

Almeno lì

È morto Piergiorgio Welby.
Spero possa adesso riposare in pace, come desiderava.
E non come altri avrebbero voluto disporre diversamente.
Almeno lì lasciateci soli, cazzo.

DO IT !

La radio è più interessante della televisione.
Lo dicevamo in vari post di qualche tempo fa e anche oggi posso dimostrare questo assunto.
Le notizie viaggiano meglio nelle onde medie e una certa parte dell’etere non sembra interessarsi di altro che del colore delle mutande di Prodi o del blazer di Berlusconi.
Invece ecco: un nutrito coacervo di sessantenni che facevano parte dei gruppi americani più influenti degli anni sessanta, o almeno chi ne è rimasto vivo (Santana, Doors, Grateful Dead tra i tanti) hanno deciso di comune accordo di fare causa ad un sito (non ce l’ho sotto mano per fare il link) che vendeva gadget storici del tempo.
Cioè, in altre parole, biglietti dei concerti, autografi su copie di dischi originali, resti di acido che si dice fosse di Jerry Garcia, bottiglie di Southern Comfort svuotate da Janis Joplin e cappelli appartenuti a Jim Morrison.
Il tutto proveniente dalla collezione personale di Bill Graham, storico manager e organizzatore di concerti morto qualche anno fa.
Che, tra l’altro, non si chiamava neanche così, ma Wolfgang Qualchecosa e da buon ebreo tedesco aveva pensato bene di cambiare nome.
I suddetti superstiti reclamano a gran voce che vengano applicati i diritti d’autore anche su questi beni che stupidamente hanno lasciato incustoditi.
Ma, si sa, all’epoca erano distratti.
Ora, una volta tanto, all’informazione di questa notizia penso non sia necessaria un’opinione.
È già bellissima così.

21 dicembre 2006

Adesso ...diche una poesia

Il sole è fermo in mezzo,
Il rigido s'affloscia,
L'austero si sganascia,
S'ingegna e si dimena
La bella in nero sera
Battute da chi humor
Non sa che cosa sia
E ronzan come mosche
Nei pressi del mazziere
In prenotate schiere
E' Natale,
C'è la cena aziendale

20 dicembre 2006

La tentazione della conversione

Può succedere di tutto.
Può succedere che un’icona del punk rock anni 80 che cantava “spara yuri spara” (dove lo yuri era Andropov) adesso duetti con ben altri suonatori.
Parlo di Giovanni Lindo Ferretti, già voce dei CCCP, CSI, PRG, che oggi dichiara la sua duplice conversione al cattolicesimo e al berlusconismo.
E lo fa dal pulpito di Ferrara che, raggiante, lo elegge a musa dei Teocon.
Si sa, il buon Lindo aveva giocato spesso con la religione, ma alla fine chi scherza con il fuoco finisce per scottarsi.
Il nostro, che mai aveva avuto contatti con cresime, comunioni ed encicliche in gioventù, nella maturità scopre che “l’ora della tentazione” è arrivata.
Non per fare il solito conservatore, ma chi come me si è sciroppato una bella infanzia cattolica si è anche fortunatamente vaccinato da crisi mistiche presenili.
Sic transit punk mundi.

19 dicembre 2006

Linux-ibidine #1

Mutuo in parte il titolo del post, dalla rubrica tenuta dal nostro Madam (spero non me ne abbia ) per iniziare anch'io una "rubrica", diciamo un 'appuntamento piu o meno regolare per parlare di Linux ed informatica in genere.


Linux quindi é un sistema operativo come Windows o Apple con i suoi applicativi per l'ufficio, la grafica, internet (molte distribuzioni usano firefox come browser predefinito e thunderbird come client di posta elettronica) le applicazioni multimediali ed anche i giochi, e tutto questo si può avere GRATIS, si avete capito bene ad uso e consumo gratuito!! Questo perché Linux é sviluppato e programmato tramite Unix che é un sistema senza copyright mentre Windows per esempio é sviluppato in Dos, che é proprietario di Bill Gates (come Windows del resto). Questo comporta l'accesso a tutti dei codici sorgente del sisteme operativo, modificandolo a piacimento e magari condividerlo con gli altri utenti.


Il motivo per cui nessuno abbia mai tentato di tirarci su qualche soldo con Linux, secondo me risale proprio nello spirito dell'utente e sopratutto dello sviluppatore "Linusiano", sviluppatori che con grossi sacrifici e tanta passione, riescono a sviluppare una "distribuzione" completa che ormai possono competere tranquillamente sia con windows che con Mac.


Distribuzione perche Linux non è un sistema unico, ma tante "distro" una diversa dall'altra, perché ogni sviluppatore ovviamente ci mette del suo, ma ne riparleremo al prossimo post.

LINUX

18 dicembre 2006

La vita è una cosa meravigliosa

Può succedere che in un giorno festivo di punto in bianco il computer smetta di funzionare per cause a te sconosciute; può succedere che mentre lo porti dal tecnico di fiducia la mattina successiva, nella bolgia del traffico e con il telefonino che squilla con frequenza tachicardica, la temperatura dell'acqua della macchina salga al massimo livello e appaia una scritta che dice "stop temperatura alta"; e può succedere che non riesci neanche a condensare l'accaduto in una parola sola perché no, tu alla sfiga non ci credi.

15 dicembre 2006

Aspettative

Al di là dei limiti della coalizione di maggioranza su cui non mi soffermo nuovamente, credo che l'esperienza depressiva da cui l'Italia è uscita dopo gli ultimi cinque anni di governo aveva fatto concentrare aspettative così ampie sui successori che oggi per loro è quasi impossibile non deludere.

14 dicembre 2006

Lo confesso

Mi piace "Io canto" rifatta da Laura Pausini.

Basta lamentarsi

Vabbè, lo faccio. Io scrivo un pippone politico e chi si imbatte in questa pagina è libero di saltarlo a pie' pari, chiaro. Il fatto è che questo bersagliare il governo da destra e da sinistra nelle loro varie sfumature mi sorprende un po' e la reazione mi viene spontanea. Certo, a palazzo Chigi e dintorni non stanno facendo niente di fondamentale ma perché stupirsene? Ci avevano forse chiesto di votarli perché avrebbero allargato l'accesso agli asili nido senza chiedere in cambio cifre ai limiti dell'usura? O perché avrebbero agevolato in qualche modo l'acquisto della prima casa? O perché avrebbero investito massicciamente e prioritariamente in ricerca in modo da cogliere due obiettivi in uno: prevenire la fuga di cervelli e mettere il paese al passo coi tempi? O perché avrebbero intrapreso una rigorosa politica di incentivi e innovazione in trasporti, consumi ed energia in maniera da rendere più soffice l'impatto del nostro vivere quotidiano sull'ambiente? O perché, aldilà di generiche dichiarazioni di principio, avrebbero tentato con azioni sul campo di assottigliare la fetta di discriminazione quotidiana nei confronti delle donne (cosa peraltro assai difficile, che imporrebbe anche una funzione pedagogica che un governo può darsi solo in parte)? O, ancora, ci hanno forse esplicitamente chiesto il voto perché situazioni che spesso varcano il limite della violazione dei diritti dell'uomo come quelle in cui si trovano tanti immigrati venissero stanate e perseguiti i responsabili? No. Tutte queste cose e altre su cui non mi dilungo non ce le ha promesse nessuno. Sono frutto dell'immaginazione - certo, magari ispirata da questa o quella dichiarazione di chissà quale leader politico - di chi ha messo nell'urna schede con la croce sopra il logo di uno dei partiti dell'Unione. Loro, i leader che abbiamo votato e in particolare quello che era destinato a palazzo Chigi ci promettevano un giorno sì e l'altro pure moderazione, tranquillità e un po' di benessere in più. Ma soprattutto ci dicevano che ci avrebbero liberati da quelli che stavano al potere dopo aver vinto le elezioni promettendo la rivoluzione liberale e messo in piedi il governo dei privilegi e degli affari loro. E questo l'hanno fatto, grazie a noi che li abbiamo votati. Poi hanno tentato loro di mettere in piedi un governo e hanno cominciato a fare anche qualcosa di buono in campo di politica estera, di segnali di lotta all'evasione fiscale e di barlumi di aperture su precariato e donne. Ma non si può pretendere troppo. Sono fatti così e sono così impastoiati di politica di palazzo (anche molti di quelli che appaiono più movimentisti e "sociali") che, semplicemente, l'innovazione – tecnologica, sociale, organizzativa - spesso non rientra affatto nei loro orizzonti. Incalziamoli, tentiamo di spremere il meglio da loro. Ma non possiamo pretendere l'impossibile. Noi che peraltro ci si arrangia come si può e siamo per i diritti delle coppie di fatto ma non quelle gay, contro le raccomandazioni ma solo se riguardano i figli degli altri e contro l’evasione fiscale ma finché non abbiamo occasione di sperimentarla.

12 dicembre 2006

Cose che non ti spieghi

Ci sono cose difficili da spiegare razionalmente, una è questa: i risultati del sondaggio sulle coppie di fatto secondo cui la maggioranza degli italiani sarebbe favorevole al riconoscimento di diritti per le coppie non sposate ma solo se queste sono composte da persone di sesso diverso. Ora, se la questione del riconoscimento di diritti per le coppie di fatto si pone, è proprio per quelle composte da individui dello stesso sesso. Un uomo e una donna hanno infatti possibilità di scelta: matrimonio celebrato secondo rito religioso se credenti, unione con rito civile se non credenti ma desiderosi di far discendere conseguenze anche giuridiche dal proprio stare insieme, semplice unione - di fatto, appunto - dalla quale non discende conseguenza giuridica alcuna. Coloro che se volessero beneficiare di qualche norma non hanno possibilità di scelta, sono le coppie lesbiche e gay che né in chiesa né in comune possono veder sancita giuridicamente la propria unione e altro non possono essere se non di fatto. Prevedere un riconoscimento per le coppie di fatto eterosessuali e proibirlo per quelle omosessuali è come aumentare la fornitura a chi ha già acqua in abbondanza e voltarsi dall'altra parte di fronte a chi muore di sete.
Repubblica

Retrospettive

Gli U2 secondo Bertoncelli. Giudizio sostanzialmente condivisibile, tranne per il fatto che nella categoria "da avere assolutamente" io metterei tutta la produzione da "Boy" a "The Joshua Tree" incluso.
Repubblica

Un po' d'ordine

Allora, le cose più o meno sono andate così: qualcuno, ieri sera, entra in una casa, uccide quattro persone, tra cui un bambino di due anni, appicca il fuoco e scappa. Gli inquirenti non hanno dubbi, l'autore del macello è un tunisino di 25 anni, padre del bambino ucciso e marito di una delle persone massacrate: è uscito dal carcere grazie all'indulto. Seguono commenti indignati e interviste al ministro di Giustizia, il quale a sua volta sente l'esigenza di difendersi scaricando quella che evidentemente per lui è una responsabilità su tutto il Parlamento che ha approvato l'indulto. La mattina dopo, oggi, il presunto omicida alle cui calcagna sono stati sguinzagliati gli uomini in divisa di mezza Lombardia telefona al suocero: si trova in Tunisia, lo confermano i tabulati.
Repubblica, Corriere

11 dicembre 2006

Maledetta vita, maledetta morte

E' purtroppo con molta mestizia che mi ritrovo a digitare un post nel nostro blog, è morto D'Aguanno, il giornalista Mediaset, forse il miglior giornalista sportivo Mediaset e collaboratore di Rete Sport (radio romana che parla ovviamente di solo sport) che ascoltavo quasi tutti i giorni durante i suoi interventi in radio. Oltre alla professionalità, esprimeva quella ironia che pochi giornalisti sportivi e non trasmettono, tanto da farmi dire a me e a chi lo seguiva
è morto uno di noi
e molto impressionante è stata la mole di telefonate e sms alla radio, tanto da mettere in secondo piano il Derby (peraltro perso).
In uno di questi sms si leggeva
se ne vanno sempre i migliori, maledetta vita, maledetta morte, ciao Alberto!

Pinochet

Meravigliosa Lia Celi.
Bendix via Macchianera

10 dicembre 2006

Di lotta e di governo

Qualche topica l'ha presa, ma stavolta è difficile non essere d'accordo con Caruso che ha approfittato dei riflettori che si sarebbero accesi su un parlamentare che si barrica in un luogo inaccettabile e fuori da controlli come sono i Centri di permanenza temporanea per immigrati.
Altrosud

07 dicembre 2006

Nomen omen

Puoi fare l'agente segreto con quel nome? "Il mio nome è Scaramella... Mario Scaramella", ma dai.

Ganasce telematiche

Vivendo nella profonda provincia italiana le news mi arrivano con un ritardo a volte sconfortante.
Così, come per i centri sociali di destra, vi proporrò un argomento probabilmente già sulla bocca di tutti da tempo.
Per me è l'ennesima scoperta.
Si sa, ho saputo, di persone che a fronte della loro attività, penso massiccia, di downloading, hanno ricevuto la visita con tanto di irruzione in casa, della Polizia Postale o della Guardia di Finanza.
Le Operazioni, fortunatamente, sembrano portare solo alla chiusura coatta di ogni tipo di connessione.
Fortunatamente una sega, direbbe qualcun altro, e allora perchè viene prelevato un surplus all'origine sui supporti? (leggi altrimenti tassa su CD e DVD vergini direttamente versata alla SIAE?)

06 dicembre 2006

In ritardo

E' mercoledì, sono in ritardo per dire che, nonostante non sia un suo tifoso, secondo me Marco Travaglio ha ragione da vendere quando dice, come ha fatto domenica sera a "Parla con me", che se un paese sa tutto del pigiama insanguinato della mamma di Cogne e niente dei processi a carico delle sue massime cariche c'è qualcosa che non va?

04 dicembre 2006

Non c'è più

Questo post era nato come commento a questo qui di Adam e mi scuso per la metamorfosi che gli ho imposto, dovuta a esigenze tecniche. Nei commenti infatti non è possibile linkare. Siccome invece di qua c'è tutto quello che avrei voluto dire, mi risparmio la fatica. L'idea di fare un post sulla sinistra antiberlusconiana anche quando Berlusconi non governa più a dire il vero ce l'avevo da tempo, così ho anche un po' approfittato dell'occasione fornita da Adam. Che magari non ha la tessera degli "antiberlusconianiani anche quando Berlusconi non c'è più", ma mi ha dato lo spunto.
il manifesto

Pre

Ognuno ha i suoi codici di interpretazione delle cose, che spesso lo fanno cadere vittima di giudizi confezionati prima di saggiare il terreno. Io per esempio, quando stamattina ho letto in prima pagina Alberti: "Ecco perché amo la mia Umbria", ho pensato a Gigio, l'attore di tanti film di Salvatores, non a Barbara, ricordata dai più (me compreso) come amica di Sgarbi, alla quale era invece dedicata l'intervista.

Ma come è bella la città

Per chi non lo sapesse, esistono i centri sociali di destra.
Me ne sono accorto perchè ce n'è uno nella mia città.
Il fatto ancora più incredibile è che il posto era la sede di un bel locale in cui si tenevano concerti rock, jazz e punk che faceva da punto di riferimento per l'antagonismo cittadino.
Da un po di tempo nelle medesime mura si fanno convegni sulla figura del gerarca Pavolini, sulle rivisitazioni della strage di Bologna, su altre cose che il mio cervello ha preventivamente rimosso.
E poi anche musica, rigorosamente celtica (non certo quello dei Pogues).
Mi rifiuto di linkare la prova dell'esistenza sul web di tale org. e spero di essere creduto sulla parola.
Purtroppo è tutto vero.
Ma come è bella la città, direbbe Gaber.

02 dicembre 2006

Segni

Stavo guardando il TG della notte e, tra le altre notizie, mi è comparso Berlusconi che rassicurava il suo popolo riguardo le sue condizioni e altri bla bla bla.
Più che alle parole ho fatto caso all’abbigliamento del N.S. e in particolare a uno sbarazzino cappellino da baseball (rigorosamente azzurro).
Il N.S. non è nuovo a vestire questi panni: ricordo la bandana bianca con completo hippy in tinta e la felpa azzurra di molti comunicati televisivi.
Mi è venuta così in mente una considerazione semiologica molto elementare: uno che sta lì e che si veste così pubblicamente vuole dare dei segni ben precisi: sono uno come voi.
Peccato che il N.S. abbia ormai 70 anni. E non credo gradisca più di tanto bandane e altri ammennicoli.
Vuoi vedere che una parte significativa del consenso mediatico elettorale del N.S. è dovuto a questo?
Il vestito non fa il monaco, ma il monaco, con i vestiti giusti, fa immedesimare molti adepti.
E, restando ai segni, cosa vi ispirerebbe Prodi più che il gioviale salumiere sotto casa in giacca e cravatta?

Pubblicità progresso

Girando per gli ospedali mi ha colpito una propaganda perfettamente mediatica cioè: solo queste parole senza altro commento:

OSPEDALE SENZA FUMO: FORSE SI PUO’.

Oltre che perfettamente condivisibile il volantino mi ha fatto venire in mente uno slogan simile, da appendere sui corridoi sterminati delle sedi delle varie organizzazioni tipo Nazioni Unite, Unicef, F.A.O., Banca Mondiale, Pentagono, 10 downing st., Eliseo, palazzo Chigi e oltre:

MONDO SENZA RELIGIONI: FORSE SI PUO’.

È chiaro che nutro maggiore ottimismo sulla riuscita della prima pubblicità, nonostante io continui a fumare imperterrito le mie venti sigarette giornaliere.

01 dicembre 2006

Hotel

Dalle scorrazzate in moto di Keith Moon lungo i corridoi del Continental Hyatt (Riot) House al sobrio decoro del K-West hotel. Cambia il rock, cambiano gli alberghi delle rockstar.
Guardian