12 dicembre 2006

Cose che non ti spieghi

Ci sono cose difficili da spiegare razionalmente, una è questa: i risultati del sondaggio sulle coppie di fatto secondo cui la maggioranza degli italiani sarebbe favorevole al riconoscimento di diritti per le coppie non sposate ma solo se queste sono composte da persone di sesso diverso. Ora, se la questione del riconoscimento di diritti per le coppie di fatto si pone, è proprio per quelle composte da individui dello stesso sesso. Un uomo e una donna hanno infatti possibilità di scelta: matrimonio celebrato secondo rito religioso se credenti, unione con rito civile se non credenti ma desiderosi di far discendere conseguenze anche giuridiche dal proprio stare insieme, semplice unione - di fatto, appunto - dalla quale non discende conseguenza giuridica alcuna. Coloro che se volessero beneficiare di qualche norma non hanno possibilità di scelta, sono le coppie lesbiche e gay che né in chiesa né in comune possono veder sancita giuridicamente la propria unione e altro non possono essere se non di fatto. Prevedere un riconoscimento per le coppie di fatto eterosessuali e proibirlo per quelle omosessuali è come aumentare la fornitura a chi ha già acqua in abbondanza e voltarsi dall'altra parte di fronte a chi muore di sete.
Repubblica

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