24 maggio 2006

Governo

Ora che il governo ha ricevuto la fiducia da entrambe le Camere un paio di cose le si possono dire. Primo: Mastella era proprio obbligatorio metterlo alla Giustizia? Sì, d'accordo, dovevi dargli un ministero di peso. Però alla Difesa, a passare in rassegna parate varie e a occuparsi degli appalti per mense e divise e, soprattutto, sotto la tutela del ministero degli Esteri ce l'avrei visto sicuramente meglio. Poi ci si sono messi i Radicali a rivendicare la Difesa anche per loro e la frittata è stata fatta. Secondo: tutta la canea per le quote rosa da campagna elettorale si è risolta in pochi ministeri alle donne e per di più senza poteri reali. Un po' pochino, no?

15 maggio 2006

Notizie

Il Gr1 delle 13 ha dato la seguente notizia: arrestato con 3,5 grammi di hashish divisi in dosi e pronti per lo spaccio. Il Gr1, dico, con radio Caprarola. Chissà mentre l'Italia ascoltava l'imprescindibile notizia quanti scandali si stavano consumando di cui solo tra qualche anno parleremo sgranando gli occhi e guardandoci a bocca aperta.

11 maggio 2006

Di nuovo on the road

Keith Richards s'è ripreso.

10 maggio 2006

80 vs 90

A guardare qui la discussione sulla musica dei due decenni che abbiamo alle spalle appassiona parecchie persone. Io di primo acchitto non saprei cosa rispondere, tanto per fare due o tre confronti a caso: U2 o Red hot? Smiths o Smashing pumpkins? Cure o Jane's addiction? Boh. Mi sa che il confronto fra decenni per me non è cosa. Ci sono state cose bellissime e pessime in entrambi i decenni e francamente un giudizio tranciante per me è veramente impossibile darlo.

09 maggio 2006

Campagna

Dal blog di Beppe Grillo

COME AVERE LA BENZINA A META' PREZZO!!!!!!
Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli
amici.
Benzina a metà Prezzo....... Diamoci da fare...
Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere
nei confronti delle compagnie petrolifere.
Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.50 euro al litro.
UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci insieme, in modo
intelligente e solidale.
Ecco come:
La parola d'ordine è "colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci
da soli".
Posto che l'idea di non comprare la benzina un determinato giorno ha fatto
ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi, si tratta solo di un
pieno.. differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno!),
c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purché si agisca in
tanti.
I petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che
varia tra 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far
loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro é circa la metà.
I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende;
bisogna usare il potere che abbiamo.
La proposta è che, da qui alla fine dell'anno, non si compri più benzina
delle due più grosse compagnie, SHELL e ESSO, che peraltro ormai formano na
unica compagnia.
Se non venderanno più benzina, saranno obbligate a calare i prezzi.
Se queste due compagnie calano i prezzi, le altre dovranno per forza
adeguarsi.
Per farcela, però dobbiamo essere milioni di non clienti di Esso e Shell, in
tutto il mondo.
Questo messaggio, proveniente dalla Francia, è stato inviato a una trentina
di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette
a...diciamo una decina di amici, siamo a trecento.
Se questi fanno altrettanto, siamo a 3000, e così via. Di questo passo,
quando questo messaggio sarà arrivato alla... settima "generazione", avremo
raggiunto e informato trenta milioni di consumatori!
Inviate dunque questo messaggio a dieci persone, chiedendo loro di fare
altrettanto.
Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa
300 milioni di persone in otto giorni ! E' certo che, ad agire così, non
abbiamo niente da perdere, non vi pare?
Non pensiamo per un po' ai bollini e i regali e le baggianate che ci
vincolano a queste compagnie.

Coraggio diamoci da fare !

08 maggio 2006

Keef the riff

Sì, ti chiami Keith Richards e sei un monumento, oltre che del rock, della sregolatezza. Ma a 62 anni evita di salire su una palma a cinque metri d'altezza che poi ti fai male.

07 maggio 2006

Presidente

L'Unione cambia cavallo: il candidato al Quirinale è Napolitano e non più D'Alema. Me ne rallegro, mi sembra che il vecchio migliorista abbia un fisico da ruolo più appropriato, come direbbero i francesi. Peccato per Prodi, che si troverà la spina coi baffi nel fianco per i prossimi cinque anni, sempre che riesca a durare tanto. E poi sono baffi avvelenati, dopo che gli sono caduti addosso due palazzi, Montecitorio e Quirinale, così prestigiosi nel giro di pochi giorni. Però, davvero, una coalizione non può permettersi di candidare uno alla presidenza della Repubblica solo perché è troppo ingombrante averlo tra i piedi; perché in ultima istanza questa mi sembra fosse la motivazione profonda della candidatura di D'Alema al Quirinale.

06 maggio 2006

Padri, figli e arbitri

Ora vedremo cosa cambierà, considerando come hanno ridotto il calcio (chi se le ricorda più la Samp, il Verona, il Toro, la Roma e....l'Inter, anche se l'ultima ha davvero pochi alibi), e, perché poi a tutto c'è un limite, come si sono ridotti loro.

L'eletto

Il governo non s'è ancora formato, grande confusione sotto al cielo del Quirinale. E poi il lavoro precario, le tasse, la guerra, le bombe e i morti. E lui, Lucio Barani, ex sindaco di Aulla, che ti fa appena eletto in parlamento? Guardate qua, gli scappava proprio.

04 maggio 2006

Trasparenze

Ora è tutto un po' più chiaro

03 maggio 2006

Il nuovo che avanza(va)

Sia detto con tutto il rispetto per l'uno e con un po' meno per l'altro. I commentatori politici si sperticano in lodi alla tattica politica della Cdl che avrebbe sparigliato le carte del centrosinistra candidando Ciampi (l'uno) a un settennato bis al Quirinale e Andreotti (l'altro) alla presidenza del Senato. Ma non dovevano fare la rivoluzione liberale 'sti qua? E ora, possibile che non trovino niente di meglio che rimettere in pista due arzilli vecchietti. Passi. Ma che ricevano pure le lodi del politologicume italiano, beh, francamente lo trovo un po' grottesco.

02 maggio 2006

Questione di credibilità

Ieri ho visto un pezzo del concertone del Primo maggio. Sarà una pure una posizione civettuola, la mia, e che si sofferma su dettagli banali. Però, fatti salvi i gusti di ognuno, sono stato contento del fatto che i miei occhi abbiano concordato con le orecchie. Voglio dire che Piero Pelù che si agita sul palco fasciato in pantaloni di pelle alla Jim Morrison, quando con l'età che c'ha potrebbe essere quasi il padre dell'icona del lizard king morto a 27 anni mi è sembrato un po' ridicolo. Gianni Maroccolo in giacca seduto su uno sgabello a macinare note di basso che accompagnavano lo splendido set dei Marlene Kuntz era molto più credibile. Forse anche da questo si capisce perché il buon Gianni sia fuggito dai Litfiba ormai un paio di decenni fa, dopo aver partecipato ai migliori album della band che successivamente ha conosciuto un declino (in termini musicali) inarrestabile.
Il tempo passa e l'impressione che vado ricavando è che se non cambi, come hanno fatto i Marlene, Maroccolo e tanta altra gente stimabile, rimani sulla scena quasi esclusivamente per coltivare il tuo orticello, più che per amore dell'arte e della ricerca.
Ecco, davanti ai Marlene i miei occhi hanno concordato le mie orecchie, che apprezzano ormai da mesi il loro ultimo disco: set intenso, una "Nuotando nell'aria" più rarefatta dell'originale, quasi acusticizzata e quanto mai intensa, suonata con accanto una delle pietre miliari del rock italiano umilmente seduta su sgabello. Da quarantenni, insomma. Senza dimenarsi sopra le righe se non per seguire l'onda delle note, e con un abbigliamento - ecco la civetteria - che lascia alle star d'oltreoceano la pelle che fascia le natiche. Anche davanti a Piero Pelù, persona pure stimabile, gli occhi hanno concordato con le orecchie. Infatti da anni non ascolto più le sue cose.
Erano entrambi in abiti e atteggiamenti da scena, tanto Pelù quanto i Marlene+Maroccolo? Probabilmente sì. Ma i secondi erano assai più credibili. E anche quando reciti su un palco con una chitarra in mano c'è bisogno di un po' di credibilità. Se poi vuoi rivolgerti in eterno agli adolescenti, fasciati le natiche e dimenati. Auguri. Oggi preferisco una onesta giacca seduta su uno sgabello. Il che non significa che a 40, 50, 60 e anche a novant'anni non ci si possa dimenare con la musica. Anzi. Come dicevo, è solo una questione di credibilità.