La radio è più interessante della televisione.
Lo dicevamo in vari post di qualche tempo fa e anche oggi posso dimostrare questo assunto.
Le notizie viaggiano meglio nelle onde medie e una certa parte dell’etere non sembra interessarsi di altro che del colore delle mutande di Prodi o del blazer di Berlusconi.
Invece ecco: un nutrito coacervo di sessantenni che facevano parte dei gruppi americani più influenti degli anni sessanta, o almeno chi ne è rimasto vivo (Santana, Doors, Grateful Dead tra i tanti) hanno deciso di comune accordo di fare causa ad un sito (non ce l’ho sotto mano per fare il link) che vendeva gadget storici del tempo.
Cioè, in altre parole, biglietti dei concerti, autografi su copie di dischi originali, resti di acido che si dice fosse di Jerry Garcia, bottiglie di Southern Comfort svuotate da Janis Joplin e cappelli appartenuti a Jim Morrison.
Il tutto proveniente dalla collezione personale di Bill Graham, storico manager e organizzatore di concerti morto qualche anno fa.
Che, tra l’altro, non si chiamava neanche così, ma Wolfgang Qualchecosa e da buon ebreo tedesco aveva pensato bene di cambiare nome.
I suddetti superstiti reclamano a gran voce che vengano applicati i diritti d’autore anche su questi beni che stupidamente hanno lasciato incustoditi.
Ma, si sa, all’epoca erano distratti.
Ora, una volta tanto, all’informazione di questa notizia penso non sia necessaria un’opinione.
È già bellissima così.
22 dicembre 2006
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento