L'altro giorno fluttuavo in libreria. Alla fine, tra gli altri, ho comprato anche questo libro, che peraltro cercavo. A distanza di un paio di giorni dall'acquisto mi sono trovato a riflettere su come la generazione che era adolescente negli anni Ottanta stia inondando la produzione libraria di racconti e romanzi su quel periodo e ho concluso che questo è un altro dei sintomi del suo invecchiamento.
scrittomisto.it
PS: Visto che sulla questione dell'uso indiscriminato dell'inglese ho scritto un post sarcastico, mi piace far conoscere a chi non lo sapesse che il titolo in inglese che sta qui sopra è la citazione di una canzone dei Jane's Addiction, la cui traduzione suona così: "Pensando sotto la doccia". L'ho utilizzata perché la riflessione di cui sopra mi è scappata proprio sotto la doccia.
24 novembre 2006
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2 commenti:
molto interessante, non c'è dubbio.
se lo pesco lo faccio mio.
bello anche il sito scrittomisto che ho prontamente salvato tra i preferiti.
eh, qui mi sa che stiamo invecchiando davvero se ci interessa con nostalgia di un certo periodo che i più odiano.
Invecchiando sicuramente !!! ma sull'odio del decennio c'e da fare una considerazione, che si stanno prepotentemente ripresentando, a partire dalla musica, fino alla moda, tutti i presupposti per un classico revival da "after 20" ricordate nel decennio scorso la rivalutazione degli anni '70, i nostri anni '80 li abbiamo vissuti anche ascoltando i Chesterfiel d Kings, Pixies, Hoodoo Gurus, tutti gruppi ispirati dai grandi gruppi degli anni '60 (e chi non lo e') insomma.... un cane che si morde la coda e quel senso di deja vu che tutto sommato ci fa stare anche meglio, rimembrando e 'suscitando' momenti vissuti vent'anni fa.
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