I ghiacciai alpini si stanno sciogliendo.
Tutto avviene sotto i nostri occhi, ad una velocità superiore al previsto. L'Adamello, la Marmolada, l'Ortles subiscono un arretramento del fronte in media di 20 metri all'anno (dati 2005-2006).
Non era quindi uno stupido allarmismo quello degli ambientalisti che denunciavano il rischio di alterazioni climatiche. E ora ci mancava anche la Commissione Europea che, di fatto, ha bocciato la politica energetica italiana.
Sembra infatti che emettiamo troppa anidride carbonica e altri gas simili che sono il risultato di operazioni in cui i termini centrali termiche, riscaldamenti, fumi di fabbriche e di auto sono il punto di partenza.
Dall'altro lato, siamo accusati di usare poco (e male dico io) le cosiddette fonti di energia alternativa (solare, eolica, biomassa, il nucleare merita un discorso a parte).
Insomma da noi il passaggio dall'era del Petrolio a quella dell'Idrogeno è ancora ben lungi da venire.
E non ditemi che sono il solito disfattista antitaliano.
La Germania possiede il doppio dei nostri pannelli solari a fronte di temperature ed esposizione solare molto più bassi.
La ventosissima Sardegna preferisce non sporcare di pale eoliche il paesaggio tanto caro al turismo d'elite mentre in Spagna l'energia eolica sta diventando una parte importante del bilancio energetico nazionale.
Un discorso a parte meriterebbe la scelta nucleare che dovrebbe andare oltre il manicheismo dei favorevoli e contrari.
Esistono da tempo dei progetti di centrali tecnologicamente "sicure" che implicherebbero, però, grossi sforzi finanziari di progettazione e costruzione.
Si preferisce, invece, da un lato opporsi e restare schiavi del petrolio, e dall'altro continuare con le pericolose vecchie centrali.
E la biomassa? Dubito che la maggior parte degli italiani sappia cosa sia, politici compresi.
L'ho messa giù troppo dura?
Va beh, la prossima volta torno ad occuparmi di musica e letteratura.....
12 gennaio 2007
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2 commenti:
Non l'ha iaffatto messa giù dura, in quanto a politiche energetiche siamo all'anno zero. Non so se più per incoscienza o ignoranza di gorvernanti e governati. Penso che comunque, messi spalle al muro ne usciremo vivi ugualmente, con qualche decennio di ritardo, ma vivi.
PS: quella che in Sardegna il turismo è solo d'elite però è una bufala. Anzi, il turismo "d'elite" è una infinitesima parte della Sardegna d'estate. Solo che guadagna le pagine dei magazine indubbiamente meglio degli wizzi o degli adam di turno che certo non vanno a ubriacarsi in discoteca spendendo in una sera il salario medio mensile di un italiano.
So benissimo che la Sardegna è ormai terra di turismo di massa.
La mia era solo una forzatura retorica.
Provocatoria ma innocente, da chi in Sardegna non è mai stato.
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