19 marzo 2007

Disgusto in prima serata

La politica, quella che non si guarda alla televisione, si insinua nelle vostre case e nelle vostre tasche.
Capita così che potete scoprire (solo se avete una email perchè il bollettino cartaceo non ve lo invia più nessuno, per ragioni di privacy) che la regione in cui abitate porti il contributo regionale sullo stipendio dei dipendenti come me della Pubblica Istruzione al massimo previsto.
Cioè il doppio della scorsa volta. Ora, gli stessi avevano con molta enfasi abolito il ticket sui farmaci, solo che la disgraziata regione in cui vivo è nota per i deficit e i tracolli sanitari.
Così hanno deciso di colpire nel mucchio, senza distinzioni anzi, come tassa indiretta alla fonte del lavoratore (dipendente e che non può far niente).
Poi stasera mentre decidevo se chiudere la tv come al solito alle 21,30 ho visto questo programma "W l'Italia" che mi accompagna in un bel viaggio sulle storture del sistema politico che finanzia solo se stesso e i suoi parenti. Si sapeva, va bene, ma vederselo spiattellato su una rete nazionale (la magica Rai 3) fa un certo effetto.
Cioè, amici, io sono anarchico da parecchio tempo, ma ora che ve lo dice anche la televisione non sarebbe ora di dire a questi nostri rappresentanti che la pacchia è finita??!!
In fondo basta dire No.

2 commenti:

Nirva ha detto...

Anch'io ho seguito W l'Italia e non ha fatto altro che montare questo sentimento che cova da qualche anno e che alle prossime elezioni (presto, statene certi!!) mi porteranno finalmente a togliere le mani dal naso e "non votare" come è giusto che sia !!!

Anonimo ha detto...

se il non votare servisse...........comunque rallegriamoci(possibile')che ancora ci sono trasmissioni in grado di aprirci gli occhi e di indignarci senza essere tacciati di demagogia(poi cosa c'è di più demagogico che tacciare di demagogia qualcuno?)