Ma il discorso sarebbe troppo lungo.
31 dicembre 2006
Non è giusto
Ma il discorso sarebbe troppo lungo.
27 dicembre 2006
Più conformisti dei conformisti
Quasi in bianco e nero
A me piace il punk
24 dicembre 2006
Era meglio Adam
A parte il fatto che il nostro Vox (così compare il suo surname) è Irlandese di Dublino e cattolico, speriamo se non altro che abbia visitato e impuzzolentito i bagni di Buckingham Palace così come fece un certo John Lennon.
Però lì il pass andava dato ad Adam Clayton.
22 dicembre 2006
Almeno lì
Spero possa adesso riposare in pace, come desiderava.
E non come altri avrebbero voluto disporre diversamente.
Almeno lì lasciateci soli, cazzo.
DO IT !
Lo dicevamo in vari post di qualche tempo fa e anche oggi posso dimostrare questo assunto.
Le notizie viaggiano meglio nelle onde medie e una certa parte dell’etere non sembra interessarsi di altro che del colore delle mutande di Prodi o del blazer di Berlusconi.
Invece ecco: un nutrito coacervo di sessantenni che facevano parte dei gruppi americani più influenti degli anni sessanta, o almeno chi ne è rimasto vivo (Santana, Doors, Grateful Dead tra i tanti) hanno deciso di comune accordo di fare causa ad un sito (non ce l’ho sotto mano per fare il link) che vendeva gadget storici del tempo.
Cioè, in altre parole, biglietti dei concerti, autografi su copie di dischi originali, resti di acido che si dice fosse di Jerry Garcia, bottiglie di Southern Comfort svuotate da Janis Joplin e cappelli appartenuti a Jim Morrison.
Il tutto proveniente dalla collezione personale di Bill Graham, storico manager e organizzatore di concerti morto qualche anno fa.
Che, tra l’altro, non si chiamava neanche così, ma Wolfgang Qualchecosa e da buon ebreo tedesco aveva pensato bene di cambiare nome.
I suddetti superstiti reclamano a gran voce che vengano applicati i diritti d’autore anche su questi beni che stupidamente hanno lasciato incustoditi.
Ma, si sa, all’epoca erano distratti.
Ora, una volta tanto, all’informazione di questa notizia penso non sia necessaria un’opinione.
È già bellissima così.
21 dicembre 2006
Adesso ...diche una poesia
Il rigido s'affloscia,
L'austero si sganascia,
S'ingegna e si dimena
La bella in nero sera
Battute da chi humor
Non sa che cosa sia
E ronzan come mosche
Nei pressi del mazziere
In prenotate schiere
E' Natale,
C'è la cena aziendale
20 dicembre 2006
La tentazione della conversione
Può succedere che un’icona del punk rock anni 80 che cantava “spara yuri spara” (dove lo yuri era Andropov) adesso duetti con ben altri suonatori.
Parlo di Giovanni Lindo Ferretti, già voce dei CCCP, CSI, PRG, che oggi dichiara la sua duplice conversione al cattolicesimo e al berlusconismo.
E lo fa dal pulpito di Ferrara che, raggiante, lo elegge a musa dei Teocon.
Si sa, il buon Lindo aveva giocato spesso con la religione, ma alla fine chi scherza con il fuoco finisce per scottarsi.
Il nostro, che mai aveva avuto contatti con cresime, comunioni ed encicliche in gioventù, nella maturità scopre che “l’ora della tentazione” è arrivata.
Non per fare il solito conservatore, ma chi come me si è sciroppato una bella infanzia cattolica si è anche fortunatamente vaccinato da crisi mistiche presenili.
Sic transit punk mundi.
19 dicembre 2006
Linux-ibidine #1
Linux quindi é un sistema operativo come Windows o Apple con i suoi applicativi per l'ufficio, la grafica, internet (molte distribuzioni usano firefox come browser predefinito e thunderbird come client di posta elettronica) le applicazioni multimediali ed anche i giochi, e tutto questo si può avere GRATIS, si avete capito bene ad uso e consumo gratuito!! Questo perché Linux é sviluppato e programmato tramite Unix che é un sistema senza copyright mentre Windows per esempio é sviluppato in Dos, che é proprietario di Bill Gates (come Windows del resto). Questo comporta l'accesso a tutti dei codici sorgente del sisteme operativo, modificandolo a piacimento e magari condividerlo con gli altri utenti.
Il motivo per cui nessuno abbia mai tentato di tirarci su qualche soldo con Linux, secondo me risale proprio nello spirito dell'utente e sopratutto dello sviluppatore "Linusiano", sviluppatori che con grossi sacrifici e tanta passione, riescono a sviluppare una "distribuzione" completa che ormai possono competere tranquillamente sia con windows che con Mac.
Distribuzione perche Linux non è un sistema unico, ma tante "distro" una diversa dall'altra, perché ogni sviluppatore ovviamente ci mette del suo, ma ne riparleremo al prossimo post.
18 dicembre 2006
La vita è una cosa meravigliosa
15 dicembre 2006
Aspettative
14 dicembre 2006
Basta lamentarsi
Vabbè, lo faccio. Io scrivo un pippone politico e chi si imbatte in questa pagina è libero di saltarlo a pie' pari, chiaro. Il fatto è che questo bersagliare il governo da destra e da sinistra nelle loro varie sfumature mi sorprende un po' e la reazione mi viene spontanea. Certo, a palazzo Chigi e dintorni non stanno facendo niente di fondamentale ma perché stupirsene? Ci avevano forse chiesto di votarli perché avrebbero allargato l'accesso agli asili nido senza chiedere in cambio cifre ai limiti dell'usura? O perché avrebbero agevolato in qualche modo l'acquisto della prima casa? O perché avrebbero investito massicciamente e prioritariamente in ricerca in modo da cogliere due obiettivi in uno: prevenire la fuga di cervelli e mettere il paese al passo coi tempi? O perché avrebbero intrapreso una rigorosa politica di incentivi e innovazione in trasporti, consumi ed energia in maniera da rendere più soffice l'impatto del nostro vivere quotidiano sull'ambiente? O perché, aldilà di generiche dichiarazioni di principio, avrebbero tentato con azioni sul campo di assottigliare la fetta di discriminazione quotidiana nei confronti delle donne (cosa peraltro assai difficile, che imporrebbe anche una funzione pedagogica che un governo può darsi solo in parte)? O, ancora, ci hanno forse esplicitamente chiesto il voto perché situazioni che spesso varcano il limite della violazione dei diritti dell'uomo come quelle in cui si trovano tanti immigrati venissero stanate e perseguiti i responsabili? No. Tutte queste cose e altre su cui non mi dilungo non ce le ha promesse nessuno. Sono frutto dell'immaginazione - certo, magari ispirata da questa o quella dichiarazione di chissà quale leader politico - di chi ha messo nell'urna schede con la croce sopra il logo di uno dei partiti dell'Unione. Loro, i leader che abbiamo votato e in particolare quello che era destinato a palazzo Chigi ci promettevano un giorno sì e l'altro pure moderazione, tranquillità e un po' di benessere in più. Ma soprattutto ci dicevano che ci avrebbero liberati da quelli che stavano al potere dopo aver vinto le elezioni promettendo la rivoluzione liberale e messo in piedi il governo dei privilegi e degli affari loro. E questo l'hanno fatto, grazie a noi che li abbiamo votati. Poi hanno tentato loro di mettere in piedi un governo e hanno cominciato a fare anche qualcosa di buono in campo di politica estera, di segnali di lotta all'evasione fiscale e di barlumi di aperture su precariato e donne. Ma non si può pretendere troppo. Sono fatti così e sono così impastoiati di politica di palazzo (anche molti di quelli che appaiono più movimentisti e "sociali") che, semplicemente, l'innovazione – tecnologica, sociale, organizzativa - spesso non rientra affatto nei loro orizzonti. Incalziamoli, tentiamo di spremere il meglio da loro. Ma non possiamo pretendere l'impossibile. Noi che peraltro ci si arrangia come si può e siamo per i diritti delle coppie di fatto ma non quelle gay, contro le raccomandazioni ma solo se riguardano i figli degli altri e contro l’evasione fiscale ma finché non abbiamo occasione di sperimentarla.
12 dicembre 2006
Cose che non ti spieghi
Repubblica
Retrospettive
Repubblica
Un po' d'ordine
Repubblica, Corriere
11 dicembre 2006
Maledetta vita, maledetta morte
In uno di questi sms si leggeva se ne vanno sempre i migliori, maledetta vita, maledetta morte, ciao Alberto!
10 dicembre 2006
Di lotta e di governo
Altrosud
07 dicembre 2006
Nomen omen
Ganasce telematiche
06 dicembre 2006
In ritardo
04 dicembre 2006
Non c'è più
il manifesto
Pre
Ma come è bella la città
Me ne sono accorto perchè ce n'è uno nella mia città.
02 dicembre 2006
Segni
Più che alle parole ho fatto caso all’abbigliamento del N.S. e in particolare a uno sbarazzino cappellino da baseball (rigorosamente azzurro).
Il N.S. non è nuovo a vestire questi panni: ricordo la bandana bianca con completo hippy in tinta e la felpa azzurra di molti comunicati televisivi.
Mi è venuta così in mente una considerazione semiologica molto elementare: uno che sta lì e che si veste così pubblicamente vuole dare dei segni ben precisi: sono uno come voi.
Peccato che il N.S. abbia ormai 70 anni. E non credo gradisca più di tanto bandane e altri ammennicoli.
Vuoi vedere che una parte significativa del consenso mediatico elettorale del N.S. è dovuto a questo?
Il vestito non fa il monaco, ma il monaco, con i vestiti giusti, fa immedesimare molti adepti.
E, restando ai segni, cosa vi ispirerebbe Prodi più che il gioviale salumiere sotto casa in giacca e cravatta?
Pubblicità progresso
OSPEDALE SENZA FUMO: FORSE SI PUO’.
Oltre che perfettamente condivisibile il volantino mi ha fatto venire in mente uno slogan simile, da appendere sui corridoi sterminati delle sedi delle varie organizzazioni tipo Nazioni Unite, Unicef, F.A.O., Banca Mondiale, Pentagono, 10 downing st., Eliseo, palazzo Chigi e oltre:
MONDO SENZA RELIGIONI: FORSE SI PUO’.
È chiaro che nutro maggiore ottimismo sulla riuscita della prima pubblicità, nonostante io continui a fumare imperterrito le mie venti sigarette giornaliere.
01 dicembre 2006
Hotel
Guardian